"Sperss" Langhe Nebbiolo doc Gaja 2006 Ingrandisci

Langhe Nebbiolo doc Sperss Gaja 2006

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Nuovo prodotto

Regione: Piemonte
Denominazione: Langhe rosso doc
Tipologia di vino: Rosso doc
Vitigno: 94% Nebbiolo, 6% Barbera
Annata: 2006
Fermentazione: in acciaio a temperatura controllata
Comune di produzione: Barbaresco
Affinamento: 12 mesi in barriques e 12 mesi in botti grandi tradizionali
Gradazione alcolica: 14,5%
Allergeni: Solfiti

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Descrizione

Nebbiolo potente e vigoroso, che prende il nome dall’omonimo vigneto a Serralunga d’Alba, che Angelo Gaja ha chiamato “Sperss” usando un termine dialettale che sta ad indicare la nostalgia delle cose preziose perdute con il tempo. Di un bel colore rosso granato intenso elegantemente trasparente, si presenta al naso con un bouquet ampio e avvolgente, con aromi fruttati di mora, lamponi e confettura di ciliegie, arricchiti da sentori di pepe nero, tartufo, cuoio e liquirizia. Di grande morbidezza, sapido con tannini importanti e fini, persistente, si abbina perfettamente con carni rossi arrosto, selvaggina, formaggi a pasta dura stagionati e preparazioni con il famoso Tartufo Bianco d’Alba. E’ un ottimo vino da invecchiamento.

Produttore

Gaja

Leader dell’Italia del Vino, Gaja è oggi una cantina che conta solo in Piemonte quasi 100 ettari di vigneti di proprietà, tutti ottimamente controllati e in grado di regalarci dei vini unici, di anno in anno. La cantina Gaja nasce nel 1859 a Barbaresco, nel cuore delle Langhe, ed è da sempre riconosciuta come uno dei nomi-simbolo nella produzione di Barbaresco. Dal fondatore Giovanni sino ad Angelo Gaja, questa famiglia ha saputo imporsi nel panorama vinicolo mondiale grazie ad una ricetta ben precisa: la ricerca della qualità. Il Piemonte è una delle regioni più vocate per la produzione di grandi vini, dove il Nebbiolo assume spesso i contorni della poesia. Ma il terreno ovviamente non basta, è necessaria la passione e la competenza di grandi uomini. E il nome Gaja fa certamente parte di questa categoria. Angelo Gaja, negli anni '60, ha avuto il merito di rinnovare le tradizioni e importare nuove tecniche produttive: dall'abbattimento della produzione per ettaro ad un controllo maggiore della temperatura di fermentazione, da un attento utilizzo della barrique al passaggio di tappi più lunghi. In questo modo, Gaja ha saputo restare al passo con i tempi, senza cadere nell'errore di fossilizzarsi nel solco della tradizione. Un successo, quello di Gaja, costruito con intelligenza e intuizione, ereditato dal rigore e dai sacrifici dei predecessori e sviluppato e consolidato negli ultimi decenni grazie alla formidabile guida di Angelo. Il passato come esperienza, il futuro come obiettivo: così Gaja ha costruito intorno a sé l'immagine di un marchio forte e imprescindibile, simbolo della grandezza del Barbaresco e di un vino che sa raccontare la poesia del proprio territorio nel bicchiere.

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