Langhe Nebbiolo doc Sorì San Lorenzo Gaja 2008 Ingrandisci

Langhe Nebbiolo doc Sorì San Lorenzo Gaja 2008

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Nuovo prodotto

Regione: Piemonte
Denominazione: Langhe Nebbiolo doc
Tipologia di vino: Rosso doc
Vitigno: Nebbiolo 95% e Barbera 5%
Annata: 2008
Fermentazione: In acciaio a temperatura controllata
Comune di produzione: Barbaresco
Affinamento: 12 mesi in barriques e 12 mesi in botti grandi tradizionali
Gradazione alcolica: 14,5%
Allergeni: Solfiti

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Descrizione

Nebbiolo dal carattere forte e austero, che prende il nome dall’omonimo vigneto "Sorì San Lorenzo” a Barbaresco, dal bel colore rosso granato, si presenta al naso con un bouquet fruttato molto concentrato, con sentori di mora e frutti di bosco, mirtillo e ribes, confettura di frutti rossi e sentori di caffè, liquirizia, spezie e frutta secca. Dal sapore caldo e morbido, con tannini importanti ma eleganti che gli regalano nobiltà e grande struttura, persistente, si abbina perfettamente con carni rosse alla griglia, selvaggina, preparazioni con il famoso Tartufo Bianco d’Alba e formaggi stagionati. E’ un vino che bel si presta al lungo invecchiamento.

Produttore

Gaja

Leader dell’Italia del Vino, Gaja è oggi una cantina che conta solo in Piemonte quasi 100 ettari di vigneti di proprietà, tutti ottimamente controllati e in grado di regalarci dei vini unici, di anno in anno. La cantina Gaja nasce nel 1859 a Barbaresco, nel cuore delle Langhe, ed è da sempre riconosciuta come uno dei nomi-simbolo nella produzione di Barbaresco. Dal fondatore Giovanni sino ad Angelo Gaja, questa famiglia ha saputo imporsi nel panorama vinicolo mondiale grazie ad una ricetta ben precisa: la ricerca della qualità. Il Piemonte è una delle regioni più vocate per la produzione di grandi vini, dove il Nebbiolo assume spesso i contorni della poesia. Ma il terreno ovviamente non basta, è necessaria la passione e la competenza di grandi uomini. E il nome Gaja fa certamente parte di questa categoria. Angelo Gaja, negli anni '60, ha avuto il merito di rinnovare le tradizioni e importare nuove tecniche produttive: dall'abbattimento della produzione per ettaro ad un controllo maggiore della temperatura di fermentazione, da un attento utilizzo della barrique al passaggio di tappi più lunghi. In questo modo, Gaja ha saputo restare al passo con i tempi, senza cadere nell'errore di fossilizzarsi nel solco della tradizione. Un successo, quello di Gaja, costruito con intelligenza e intuizione, ereditato dal rigore e dai sacrifici dei predecessori e sviluppato e consolidato negli ultimi decenni grazie alla formidabile guida di Angelo. Il passato come esperienza, il futuro come obiettivo: così Gaja ha costruito intorno a sé l'immagine di un marchio forte e imprescindibile, simbolo della grandezza del Barbaresco e di un vino che sa raccontare la poesia del proprio territorio nel bicchiere.

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