Langhe "Alteni di Brassica"  Gaja Ingrandisci

Langhe doc Alteni di Brassica Gaja 2005

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Nuovo prodotto

Regione: Piemonte
Denominazione: Langhe doc
Tipologia di vino: Bianco doc
Vitigno: 100% Sauvignon
Annata: 2005
Fermentazione: in acciaio
Comune di produzione: Barbaresco
Affinamento: in legno
Gradazione alcolica: 13%
Allergeni: Solfiti

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Descrizione

L'Alteni di Brassica è stato uno dei primi Sauvignon Blanc ad essere coltivato e prodotto in Italia: alcuni vigneti utilizzati per la sua produzione risalgono infatti al 1983. Il nome deriva dall'unione di "alteni", piccoli muretti di pietra che un tempo delimitavano i frutteti nella zona e "brassica", un particolare fiore dal colore giallo brillante che in primavera fiorisce nei vigneti. Un'altra particolarità sono i fagiani riportati in etichetta, a ricordare i bellissimi uccelli che popolano i boschi delle Langhe. Questo elegante Sauvignon blanc, dal colore giallo paglierino intenso, si presenta al naso dolce e fruttato, con sentori vegetali e agrumati, di pompelmo e sambuco. Corposo ed equilibrato, ha una struttura sostenuta da una buona acidità. E' l'ideale per accompagnare crostacei, primi piatti di pesce e formaggi freschi o di media stagionatura.

Produttore

Gaja

Leader dell’Italia del Vino, Gaja è oggi una cantina che conta solo in Piemonte quasi 100 ettari di vigneti di proprietà, tutti ottimamente controllati e in grado di regalarci dei vini unici, di anno in anno. La cantina Gaja nasce nel 1859 a Barbaresco, nel cuore delle Langhe, ed è da sempre riconosciuta come uno dei nomi-simbolo nella produzione di Barbaresco. Dal fondatore Giovanni sino ad Angelo Gaja, questa famiglia ha saputo imporsi nel panorama vinicolo mondiale grazie ad una ricetta ben precisa: la ricerca della qualità. Il Piemonte è una delle regioni più vocate per la produzione di grandi vini, dove il Nebbiolo assume spesso i contorni della poesia. Ma il terreno ovviamente non basta, è necessaria la passione e la competenza di grandi uomini. E il nome Gaja fa certamente parte di questa categoria. Angelo Gaja, negli anni '60, ha avuto il merito di rinnovare le tradizioni e importare nuove tecniche produttive: dall'abbattimento della produzione per ettaro ad un controllo maggiore della temperatura di fermentazione, da un attento utilizzo della barrique al passaggio di tappi più lunghi. In questo modo, Gaja ha saputo restare al passo con i tempi, senza cadere nell'errore di fossilizzarsi nel solco della tradizione. Un successo, quello di Gaja, costruito con intelligenza e intuizione, ereditato dal rigore e dai sacrifici dei predecessori e sviluppato e consolidato negli ultimi decenni grazie alla formidabile guida di Angelo. Il passato come esperienza, il futuro come obiettivo: così Gaja ha costruito intorno a sé l'immagine di un marchio forte e imprescindibile, simbolo della grandezza del Barbaresco e di un vino che sa raccontare la poesia del proprio territorio nel bicchiere.

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